“Per me l'uomo colto è colui che sa dove andare a cercare l'informazione nell'unico momento della sua vita in cui gli serve.”Umberto Eco linguista
(semiologo), scrittore, filosofo
Bitritto - Venerdì 18 luglio 2025
CONCORSO BITLIBRI 2025 POESIA E FOTOGRAFIA
- I vincitori del Concorso letterario, “Franca Pisculli una donna per la vita”, tema la gentilezza sono stati così menzionati, il Primo Premio: per la Fotografia Antonio Duilio Puosi, e per la Poesia Valeria Maranò, al secondo posto: per la Fotografia Ilaria Colacicco, e per la Poesia Crescenza Caradonna, Cresy.
Le motivazioni alla
base della scelta delle opere vincitrici: per “ANDREA” (1° Premio - Poesia )
“Per Andrea” è un inno ai miracoli che
compie l’amore quando è così forte da far superare alla donna ogni fragilità. Tenero
richiamo per l’uomo amato senza riserve, in un abbandono totale di sé da parte
della poetessa che trova sicuro rifugio sul petto di lui. E non desidera altro
che restare così, per eternare l’attimo perfetto.
“FONDALE MARINO” (2°
Premio - Poesia )
Poesia vibrante di
un’anima che anela ad immergersi nella solitudine degli abissi del mare, che
nasconde tesori inauditi per ritrovarsi fuori dal clamore assordante del mondo
che lacera il cuore e ci rende estranei a noi stessi…
Foto n.7 (1° Premio): La gentilezza è anche una immersione in due nella natura per
percorrere insieme il sentiero della vita, tenendosi per mano e sostenendosi
con amore. Immagine di spalle: profonda, emblematica, efficace.
Fono n. 12
(2° Premio): Educazione a vivere insieme
la gentilezza con allegria sin dall’infanzia perché venga praticata con
rispetto e amore per tutta la vita. Foto molto significativa e suggestiva.
Ci sono state poi, fuori Concorso, le Menzioni speciali a Piero Meli: Per i suoi versi intensi, profondi, delicati, carezza lieve di autentica Poesia.
Presidente di Giuria Angela De Leo
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(nella foto Cresy Crescenza Caradonna)
Grazie a Cristina Maremonti
cuore pulsante dell'evento
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Seneca ci ricorda che la vera gentilezza è silenziosa, quotidiana, interiore.
Non ha bisogno di dimostrarsi, né di essere celebrata. È una scelta morale, un segno di equilibrio, un modo di abitare il mondo senza violenza.
Oggi, in un’epoca segnata da ostilità verbale, giudizi rapidi, chiusura emotiva, la gentilezza diventa rivoluzionaria.
Non come gesto formale, ma come prova di forza, presenza e intelligenza affettiva.
Essere gentili nel profondo, come insegna Seneca, significa non cedere all’impulso di ferire, ma scegliere, ogni volta, di curare, capire, contenere.
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